Vaccino Antinfluenzale 2025-2026: Quando Farlo, Chi Deve Vaccinarsi e Tutto Quello che Devi Sapere
Con l'arrivo di ottobre 2025, parte ufficialmente la campagna vaccinale contro l'influenza stagionale. Quest'anno gli esperti prevedono una stagione particolarmente intensa, con stime che parlano di 15-20 milioni di italiani che potrebbero contrarre il virus influenzale. Ma quando è il momento migliore per vaccinarsi? Chi dovrebbe farlo? E quali novità ci sono per questa stagione?
In questo articolo risponderemo a tutte le domande più importanti sul vaccino antinfluenzale 2025-2026, fornendoti informazioni aggiornate, consigli pratici e tutto ciò che devi sapere per proteggere te stesso e la tua famiglia dall'influenza stagionale. La vaccinazione rappresenta la strategia più efficace per prevenire l'influenza e le sue complicanze, che possono essere serie soprattutto per alcune categorie di persone a rischio.
Cosa ci Aspetta dalla Stagione Influenzale 2025-2026: Le Previsioni degli Esperti
La stagione influenzale 2025-2026 si preannuncia come una delle più intense degli ultimi anni. Le previsioni si basano sui dati provenienti dall'emisfero australe, in particolare dall'Australia, dove la stagione influenzale si è già conclusa mostrando numeri significativi.
L'Influenza Australiana: Cosa Ci Insegna
Come ogni anno, gli epidemiologi osservano attentamente cosa accade nell'emisfero sud durante i loro mesi invernali per prevedere l'andamento della stagione influenzale in Europa. Quest'anno, l'Australia ha registrato la terza stagione consecutiva con numeri elevati di contagi, caratterizzata dalla circolazione predominante di alcuni ceppi virali specifici.
Il professor Fabrizio Pregliasco, Direttore Sanitario dell'IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant'Ambrogio e Professore associato di Igiene Generale e Applicata presso l'Università degli Studi di Milano, ha dichiarato che "ci aspettiamo una stagione pesante, con un possibile picco fino a 16-20 milioni di casi tra influenza vera e propria e sindromi simil-influenzali".
I Virus Circolanti per il 2025-2026
I ceppi virali che caratterizzeranno questa stagione sono principalmente:
Virus di tipo A (H3N2): Questo sottotipo è noto per essere particolarmente aggressivo e capace di provocare sintomi più intensi. Il ceppo specifico identificato per i vaccini di quest'anno è l'A/Croazia/10136RV/2023 o l'A/Distretto di Columbia/27/2023.
Virus di tipo A (H1N1)pdm09: Si tratta del virus dell'influenza suina che ha causato la pandemia del 2009 e che continua a circolare ogni anno con varianti stagionali.
Virus di tipo B/Victoria: Questo ceppo B tende a causare forme leggermente meno severe rispetto ai virus A, ma può comunque provocare complicanze, specialmente nei soggetti fragili.
La buona notizia è che tutti questi virus sono inclusi nei vaccini aggiornati per la stagione 2025-2026, garantendo una protezione mirata contro i ceppi che effettivamente circoleranno nel nostro paese.
Quando Arriverà il Picco Influenzale
Sulla base delle previsioni e dell'andamento storico delle stagioni influenzali in Italia, il picco massimo di contagi è atteso tra dicembre 2025 e gennaio 2026, con un possibile prolungamento fino a febbraio. Tuttavia, i primi casi inizieranno a manifestarsi già da novembre, quando le temperature si abbasseranno stabilmente e le condizioni climatiche favoriranno la diffusione del virus.
Il repentino abbassamento delle temperature autunnali, accompagnato da vento, umidità e temporali, rappresenta infatti un fattore scatenante per l'aumento dei casi respiratori. È importante sottolineare che non tutti i sintomi simil-influenzali saranno effettivamente influenza: altri virus respiratori come rinovirus, adenovirus e coronavirus (non SARS-CoV-2) circolano nello stesso periodo, causando sintomi sovrapponibili ma generalmente più lievi.
Quando Fare il Vaccino Antinfluenzale: Il Timing Perfetto
Una delle domande più frequenti riguarda il momento ottimale per sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale. La tempistica è importante perché determina l'efficacia della protezione durante il periodo di maggiore circolazione virale.
Le Raccomandazioni del Ministero della Salute
Nella circolare del 25 luglio 2025 "Prevenzione e controllo dell'influenza: raccomandazioni per la stagione 2025-2026", il Ministero della Salute ha fornito indicazioni precise: la campagna vaccinale è partita ufficialmente a inizio ottobre 2025 (dalla 40esima settimana dell'anno) e proseguirà per tutta la stagione influenzale.
In particolare, in molte regioni italiane la vaccinazione è iniziata intorno al 14-20 ottobre 2025. Tuttavia, il Ministero raccomanda di offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo o se hanno già avuto episodi simil-influenzali.
Ottobre o Novembre: Quando è Meglio?
Questa è una domanda che molti si pongono, e la risposta dipende da diversi fattori che vanno considerati attentamente.
Vaccinarsi a ottobre - I pro:
- Si arriva protetti all'inizio della circolazione virale
- Si evitano code e affollamenti dei centri vaccinali
- Si ha la certezza di essere coperti per le festività natalizie
Vaccinarsi a ottobre - I contro:
- La protezione potrebbe iniziare a diminuire verso la fine della stagione (marzo-aprile)
- Alcuni studi suggeriscono un lievissimo calo di efficacia dopo 3-4 mesi
Vaccinarsi a novembre - I pro:
- Protezione massima durante il picco influenzale (dicembre-gennaio)
- Copertura ottimale per tutta la stagione
Vaccinarsi a novembre - I contro:
- Rischio di contrarre l'influenza prima di essere protetti
- Maggiore affluenza ai centri vaccinali
La Risposta degli Esperti
Secondo uno studio italiano pubblicato sulla rivista scientifica Expert Review of Vaccines, che ha analizzato le campagne vaccinali delle stagioni 2018/2019 e 2022/2023, ogni settimana trascorsa dalla vaccinazione comporterebbe un leggero aumento del rischio di contagio. Tuttavia, gli esperti sottolineano che questo non significa che vaccinarsi presto sia sbagliato: anche se si dovesse contrarre l'influenza dopo alcuni mesi, gli anticorpi residui garantiscono comunque una protezione contro le forme gravi della malattia.
Il consiglio più sensato? Vaccinarsi tra metà ottobre e novembre, considerando che:
- La protezione diventa efficace dopo circa 2 settimane dalla somministrazione
- Il picco influenzale è previsto a cavallo tra dicembre e gennaio
- È meglio essere protetti troppo presto che troppo tardi
Per i soggetti ad alto rischio (anziani, immunodepressi, cardiopatici, diabetici), è preferibile vaccinarsi già a ottobre per garantire la massima protezione possibile, senza indugi.
Chi Dovrebbe Vaccinarsi: Le Categorie a Rischio e le Raccomandazioni
Il vaccino antinfluenzale è raccomandato per tutti a partire dai 6 mesi di età , ma esistono categorie di persone per le quali la vaccinazione è particolarmente importante e viene offerta gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale.
Categorie Prioritarie per la Vaccinazione Gratuita
Persone di età pari o superiore a 60 anni: Gli anziani rappresentano la categoria più a rischio di complicanze gravi. Più della metà dei casi gravi e complicati si registrano proprio in questa fascia d'età . Con l'avanzare degli anni, il sistema immunitario diventa meno efficiente e l'influenza può aprire la strada a polmoniti batteriche, scompensi cardiaci e altre complicazioni potenzialmente fatali.
Bambini dai 6 mesi ai 6 anni: I bambini piccoli hanno un sistema immunitario ancora in fase di sviluppo e sono particolarmente suscettibili alle infezioni respiratorie. Inoltre, rappresentano un importante veicolo di trasmissione del virus all'interno delle famiglie e nelle comunità .
Donne in gravidanza e post-partum: La gravidanza comporta modificazioni del sistema immunitario che rendono le donne più vulnerabili alle complicanze influenzali. La vaccinazione protegge sia la madre che il bambino, che riceverà anticorpi passivi attraverso la placenta.
Persone con patologie croniche: Questa categoria include una vasta gamma di condizioni:
- Malattie respiratorie croniche (asma, broncopneumopatia cronica ostruttiva)
- Malattie cardiovascolari (cardiopatie, ipertensione arteriosa con complicanze)
- Diabete mellito e altre malattie metaboliche
- Malattie renali con insufficienza renale
- Malattie epatiche croniche
- Malattie neurologiche e neuromuscolari
- Immunodeficienze congenite o acquisite
- Malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale
Operatori sanitari e sociosanitari: Medici, infermieri, operatori socio-sanitari, personale di assistenza e tutti coloro che lavorano a contatto con pazienti hanno l'obbligo morale di vaccinarsi per proteggere se stessi e le persone fragili che assistono.
Altre categorie specifiche: Forze dell'ordine, vigili del fuoco, personale che lavora a contatto con animali (veterinari, allevatori), donatori di sangue.
Obiettivi di Copertura Vaccinale
L'Italia, in linea con le indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità , punta a vaccinare almeno il 75% dei soggetti a rischio, anche se l'obiettivo ottimale sarebbe raggiungere il 95% per beneficiare dell'effetto di immunità di comunità .
Purtroppo, i dati della stagione 2024-2025 mostrano che la copertura vaccinale tra gli anziani è stata solo del 52,5%, in calo rispetto agli anni precedenti. Questo dato evidenzia l'importanza di una maggiore sensibilizzazione e di campagne informative più efficaci.
Vaccinazione per Chi Non Rientra nelle Categorie a Rischio
Anche se non rientri nelle categorie prioritarie, puoi comunque vaccinarti contro l'influenza. In questo caso, il vaccino potrà essere acquistato in farmacia (generalmente a un costo tra i 15 e i 25 euro) e somministrato dal medico di famiglia, in farmacia dove disponibile, o presso centri vaccinali privati.
Vaccinarsi è una scelta di responsabilità individuale e collettiva: riducendo la circolazione del virus, proteggi anche le persone più fragili che ti circondano.
I Vaccini Disponibili per la Stagione 2025-2026: Tipologie e NovitÃ
Per la campagna vaccinale 2025-2026, l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e l'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) hanno autorizzato 11 vaccini antinfluenzali, aggiornati con i nuovi ceppi virali raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità .
Tipologie di Vaccini Antinfluenzali
I vaccini disponibili si distinguono principalmente per composizione, tecnologia di produzione e fasce d'età a cui sono destinati.
Vaccini trivalenti: Contengono antigeni di tre ceppi virali (due di tipo A e uno di tipo B). Sono i vaccini standard utilizzati per la maggior parte della popolazione adulta.
Vaccini quadrivalenti (o tetravalenti): Contengono antigeni di quattro ceppi virali (due di tipo A e due di tipo B), offrendo una protezione più ampia. Sono particolarmente consigliati per i bambini e per chi desidera una copertura più estesa.
Vaccini adiuvati: Contengono sostanze (adiuvanti) che potenziano la risposta immunitaria. Sono specificamente formulati per gli anziani, il cui sistema immunitario risponde meno efficacemente alla vaccinazione standard.
Vaccini ad alto dosaggio: Contengono una quantità quattro volte superiore di antigeni rispetto ai vaccini standard. Anch'essi sono destinati agli over 60 per garantire una risposta immunitaria più robusta.
Vaccini su colture cellulari: Prodotti con tecnologie moderne che non utilizzano uova embrionate di pollo, riducendo il rischio di reazioni allergiche e garantendo una maggiore purezza.
I Vaccini Autorizzati per il 2025-2026
Tra i vaccini autorizzati troviamo:
- Efluelda e Efluelda Tetra: Vaccini ad alto dosaggio per adulti dai 60 anni in su
- Fluad: Vaccino adiuvato per adulti dai 50 anni in su
- Fluarix e Fluarix Tetra: Vaccini per adulti e bambini dai 6 mesi
- Influvac Tetra: Vaccino tetravalente per adulti e bambini dai 3 anni
- Vaxigrip Tetra: Vaccino tetravalente per adulti e bambini dai 6 mesi
- Flucelvax Tetra: Vaccino su colture cellulari per adulti e bambini dai 2 anni
La scelta del vaccino più appropriato viene effettuata dal medico o dal centro vaccinale in base all'età , alle condizioni di salute e ad eventuali allergie del paziente.
Co-somministrazione con Altri Vaccini
Una novità importante di questa stagione è la forte raccomandazione alla co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con altri vaccini raccomandati, in particolare:
Vaccino anti-COVID-19: È possibile e consigliato vaccinarsi contemporaneamente contro influenza e COVID-19, soprattutto per le persone fragili. Gli studi hanno dimostrato che la somministrazione simultanea è sicura e non riduce l'efficacia di nessuno dei due vaccini.
Vaccino antipneumococcico: Particolarmente importante per gli anziani e per chi soffre di patologie respiratorie croniche, può essere somministrato insieme al vaccino antinfluenzale.
Vaccino contro l'Herpes Zoster: Raccomandato per gli over 65, può essere co-somministrato con il vaccino antinfluenzale.
Questa strategia di co-somministrazione permette di ridurre il numero di accessi alle strutture sanitarie, migliorando l'aderenza alle vaccinazioni e garantendo una protezione più completa.
Dove Vaccinarsi: Tutti i Punti di Accesso alla Vaccinazione
La campagna vaccinale 2025-2026 punta a rendere la vaccinazione il più accessibile possibile, moltiplicando i punti di accesso sul territorio.
Presso il Medico di Famiglia
Il medico di medicina generale rimane il principale punto di riferimento per la vaccinazione antinfluenzale. È sufficiente contattare il proprio medico per prenotare un appuntamento. Per le categorie a rischio che hanno diritto alla vaccinazione gratuita, non è necessario portare alcuna prescrizione.
Nei Centri Vaccinali delle ASL
Tutte le Aziende Sanitarie Locali organizzano punti vaccinali sul territorio, spesso con accesso libero o su prenotazione tramite portale online o call center. Gli orari sono generalmente estesi per favorire l'affluenza anche di chi lavora.
In Farmacia
Sempre più regioni italiane hanno autorizzato le farmacie a effettuare vaccinazioni antinfluenzali. Questo servizio rappresenta un'importante facilitazione, permettendo di vaccinarsi in modo rapido e senza lunghe attese.
Farmacia Soccavo, punto di riferimento nel settore farmaceutico campano, è a disposizione per fornirti tutte le informazioni necessarie sulla campagna vaccinale 2025-2026. Il team di farmacisti qualificati può guidarti nella scelta del vaccino più adatto alle tue esigenze, verificare se rientri nelle categorie che hanno diritto alla vaccinazione gratuita e indirizzarti verso i centri vaccinali più vicini. Per qualsiasi dubbio o per conoscere la disponibilità di vaccini e servizi, non esitare a contattare Farmacia Soccavo: la tua salute è la nostra priorità .
Negli Ospedali e Residenze Assistenziali
I pazienti ricoverati o in trattamento presso strutture ospedaliere, così come gli ospiti di residenze per anziani e RSA, vengono vaccinati direttamente presso le strutture in cui si trovano, con campagne vaccinali organizzate internamente.
Sul Posto di Lavoro
Molte grandi aziende organizzano campagne vaccinali interne, offrendo ai dipendenti la possibilità di vaccinarsi direttamente in azienda con l'assistenza di medici competenti.
Come Riconoscere l'Influenza: Sintomi e Differenze con Altre Infezioni Respiratorie
È importante saper distinguere l'influenza vera e propria dalle altre infezioni respiratorie che circolano nello stesso periodo, perché solo l'influenza presenta caratteristiche cliniche specifiche.
La Triade Sintomatologica dell'Influenza
L'influenza vera si riconosce per la presenza simultanea di tre elementi caratteristici:
Febbre alta e improvvisa: La temperatura corporea sale rapidamente oltre i 38°C, spesso raggiungendo i 39-40°C. L'esordio è brusco: ci si sente bene al mattino e malissimi nel pomeriggio.
Sintomi sistemici: Dolori muscolari diffusi (mialgie), dolori articolari, mal di testa intenso, profonda spossatezza e malessere generale. Questi sintomi distinguono l'influenza da un semplice raffreddore.
Sintomi respiratori: Tosse secca e stizzosa, mal di gola, congestione nasale, talvolta difficoltà respiratoria.
Come sottolinea il professor Pregliasco, "questa triade di sintomi è tipica dell'influenza vera e propria; altri virus respiratori possono avere sintomi simili, ma comunque più sfumati e meno intensi".
Il Periodo di Incubazione e ContagiositÃ
L'influenza ha un'incubazione molto breve: dal momento del contagio ai primi sintomi trascorrono solitamente 1-3 giorni. Questo spiega perché le epidemie influenzali si diffondono così rapidamente.
Una persona contagiata può trasmettere il virus già 24 ore prima della comparsa dei sintomi e continua a essere contagiosa per circa 5-7 giorni dall'esordio della malattia. I bambini possono eliminare virus per periodi ancora più lunghi, anche fino a 10 giorni.
Durata dei Sintomi
In un adulto sano, l'influenza ha generalmente un decorso di 5-7 giorni. La febbre alta dura tipicamente 2-4 giorni, mentre tosse e spossatezza possono persistere per 1-2 settimane. Negli anziani e nelle persone con patologie croniche, il recupero può richiedere tempi più lunghi.
Quando Preoccuparsi: I Segnali di Complicanze
L'influenza può essere pericolosa quando si sviluppano complicanze. È importante riconoscere i segnali d'allarme che richiedono un intervento medico immediato:
- Difficoltà respiratoria o respiro affannoso a riposo
- Dolore toracico persistente
- Confusione mentale o sonnolenza anomala
- Febbre che non scende dopo 3-4 giorni o che ricompare dopo un miglioramento
- Disidratazione grave (scarsa produzione di urina, bocca molto secca)
- Vomito persistente che impedisce l'idratazione
- Nei bambini: irritabilità estrema, rifiuto di mangiare, difficoltà a svegliarsi
In presenza di questi sintomi, è fondamentale contattare immediatamente il medico o recarsi in pronto soccorso.
Efficacia e Durata della Protezione Vaccinale
Una delle domande più comuni riguarda l'efficacia reale del vaccino antinfluenzale e quanto a lungo dura la protezione.
Quanto È Efficace il Vaccino Antinfluenzale?
L'efficacia del vaccino antinfluenzale varia da stagione a stagione e dipende da diversi fattori:
Corrispondenza tra virus vaccinali e circolanti: Quando i ceppi contenuti nel vaccino corrispondono perfettamente ai virus che effettivamente circolano, l'efficacia può raggiungere il 60-80% nel prevenire l'infezione negli adulti sani. Anche quando la corrispondenza non è perfetta, il vaccino offre comunque una protezione parziale.
Età e stato di salute: Negli adulti sani giovani, l'efficacia è generalmente più alta. Negli anziani, pur essendo leggermente inferiore (40-60%), il vaccino rimane fondamentale perché riduce significativamente il rischio di complicanze gravi, ospedalizzazione e morte.
Tipo di vaccino: I vaccini adiuvati e ad alto dosaggio, specificamente formulati per gli anziani, mostrano un'efficacia superiore rispetto ai vaccini standard in questa fascia d'età .
Protezione Contro le Complicanze
Anche quando il vaccino non previene completamente l'infezione, riduce drasticamente la gravità della malattia. Gli studi dimostrano che le persone vaccinate che contraggono comunque l'influenza hanno:
- Sintomi più lievi e di durata inferiore
- Rischio ridotto fino al 70% di ospedalizzazione
- Rischio ridotto fino all'80% di morte per complicanze influenzali
- Minor necessità di ricovero in terapia intensiva
Questo è particolarmente importante per le persone fragili: anche se si ammalano, il decorso sarà molto più favorevole.
Quanto Dura la Protezione?
La protezione offerta dal vaccino antinfluenzale inizia a svilupparsi circa 10-14 giorni dopo la somministrazione e raggiunge il picco dopo 2-3 settimane. La durata della protezione è generalmente di 6-8 mesi, per poi iniziare a diminuire gradualmente.
Questo spiega perché è necessario vaccinarsi ogni anno: oltre al fatto che i virus influenzali mutano continuamente, anche la risposta immunitaria tende a calare nel tempo. Vaccinarsi ogni stagione garantisce sempre il massimo livello di protezione possibile.
Perché Vaccinarsi Ogni Anno?
Ci sono due ragioni principali per cui la vaccinazione antinfluenzale deve essere ripetuta annualmente:
Variabilità antigenica dei virus: I virus influenzali mutano costantemente, cambiando la loro "identità " immunologica. Quello che il nostro sistema immunitario ha imparato a riconoscere l'anno scorso potrebbe non essere più efficace contro i nuovi ceppi circolanti.
Calo della risposta immunitaria: Gli anticorpi prodotti in risposta alla vaccinazione diminuiscono progressivamente nel tempo. Dopo 8-12 mesi dalla vaccinazione, il livello di protezione potrebbe non essere più sufficiente.
Effetti Collaterali, Controindicazioni e Miti da Sfatare
Come tutti i farmaci e i vaccini, anche quello antinfluenzale può causare effetti collaterali, nella maggior parte dei casi lievi e transitori. È importante conoscerli per affrontarli con serenità , ma anche sfatare alcuni falsi miti che circolano sulla vaccinazione.
Effetti Collaterali Comuni e Lievi
La maggior parte delle persone vaccinate non presenta alcun effetto collaterale, o al massimo manifesta disturbi lievi che si risolvono spontaneamente nell'arco di 1-2 giorni:
Reazioni locali: Dolore, rossore o gonfiore nel punto di iniezione sono gli effetti più comuni, interessando circa il 10-20% delle persone vaccinate. Questi sintomi sono segno che il sistema immunitario sta rispondendo al vaccino.
Sintomi sistemici lievi: Alcune persone possono avvertire febbre lieve (raramente superiore a 38°C), malessere generale, mal di testa o dolori muscolari. Questi sintomi compaiono entro 6-12 ore dalla vaccinazione e si risolvono in 24-48 ore.
Stanchezza: È possibile sentirsi più stanchi del solito per uno o due giorni dopo la vaccinazione.
Questi effetti sono molto più lievi rispetto ai sintomi dell'influenza vera e propria, e sono il prezzo minimo da pagare per ottenere una protezione efficace.
Effetti Collaterali Rari
Effetti collaterali più seri sono estremamente rari:
Reazioni allergiche gravi: Colpiscono meno di una persona su un milione. Per questo motivo, dopo la vaccinazione è consigliato rimanere in osservazione per 15-20 minuti presso il centro vaccinale.
Sindrome di Guillain-Barré: Si tratta di una rara malattia neurologica che è stata associata alla vaccinazione antinfluenzale con un'incidenza di circa 1-2 casi per milione di dosi somministrate. Tuttavia, il rischio di sviluppare questa sindrome è molto più alto in caso di influenza non trattata.
Controindicazioni alla Vaccinazione
Esistono pochissime situazioni in cui il vaccino antinfluenzale è controindicato:
Allergia grave a componenti del vaccino: Chi ha avuto in passato una reazione allergica grave (anafilassi) al vaccino antinfluenzale o a uno dei suoi componenti (come l'albumina d'uovo nei vaccini tradizionali) non deve vaccinarsi. In questi casi possono essere utilizzati vaccini prodotti su colture cellulari.
Malattia acuta in corso: È preferibile rimandare la vaccinazione in caso di malattia febbrile in atto. Un semplice raffreddore senza febbre non rappresenta una controindicazione.
Bambini sotto i 6 mesi: Il vaccino antinfluenzale non è autorizzato per i neonati sotto i 6 mesi di età .
Falsi Miti da Sfatare
Circolano molte false credenze sul vaccino antinfluenzale. È importante chiarire la verità :
"Il vaccino antinfluenzale causa l'influenza" - FALSO: Il vaccino contiene virus inattivati (uccisi) o solo frammenti proteici del virus, quindi è impossibile che causi l'influenza. I lievi sintomi che alcune persone avvertono dopo la vaccinazione sono semplicemente la risposta del sistema immunitario.
"Se sono giovane e sano non mi serve vaccinarmi" - FALSO: Anche le persone sane possono contrarre l'influenza e sviluppare complicanze. Inoltre, vaccinarsi è un atto di responsabilità sociale che protegge anche le persone fragili con cui veniamo a contatto.
"Il vaccino indebolisce il sistema immunitario" - FALSO: Al contrario, il vaccino stimola e rafforza il sistema immunitario, insegnandogli a riconoscere e combattere il virus influenzale.
"Ho fatto il vaccino ma mi sono ammalato lo stesso, quindi non serve" - FALSO: Esistono centinaia di virus respiratori che causano sintomi simili all'influenza. Il vaccino protegge solo dai virus influenzali specifici contenuti nella sua formulazione. Inoltre, come spiegato, anche quando non previene completamente l'infezione, riduce drasticamente la gravità della malattia.
"I vaccini contengono sostanze pericolose" - FALSO: I vaccini antinfluenzali sono tra i prodotti farmaceutici più controllati e sicuri. Ogni lotto viene testato rigorosamente prima dell'autorizzazione alla commercializzazione.
Prevenzione dell'Influenza: Non Solo Vaccino
Sebbene la vaccinazione sia la strategia più efficace per prevenire l'influenza, esistono altre misure preventive che contribuiscono significativamente a ridurre il rischio di contagio.
Le Buone Pratiche di Igiene
Lavaggio frequente delle mani: Lavarsi le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi, specialmente dopo aver tossito, starnutito o dopo essere stati in luoghi pubblici. Quando acqua e sapone non sono disponibili, utilizzare un disinfettante per mani a base alcolica (almeno 60% di alcol).
Igiene respiratoria: Coprire bocca e naso con un fazzoletto quando si tossisce o starnutisce, e smaltire immediatamente il fazzoletto usato. Se non si ha un fazzoletto, tossire o starnutire nell'incavo del gomito, non nelle mani.
Evitare il contatto con persone malate: Se possibile, mantenere una distanza di almeno 1-2 metri dalle persone che manifestano sintomi influenzali.
Non toccarsi occhi, naso e bocca: I virus influenzali si diffondono quando una persona tocca superfici contaminate e poi si porta le mani al viso.
Pulizia e disinfezione delle superfici: Pulire regolarmente superfici e oggetti che vengono toccati frequentemente (maniglie, interruttori, telefoni, tastiere, tavoli).
Stile di Vita e Sistema Immunitario
Un sistema immunitario forte è la migliore difesa contro le infezioni. Alcune abitudini possono rafforzarlo:
Alimentazione equilibrata: Una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre fornisce le vitamine e i minerali necessari al corretto funzionamento del sistema immunitario. Particolarmente importanti sono la vitamina C, la vitamina D, lo zinco e il selenio.
Sonno adeguato: Dormire 7-9 ore per notte permette al sistema immunitario di rigenerarsi ed essere più efficiente.
Attività fisica regolare: L'esercizio fisico moderato e costante migliora la risposta immunitaria e riduce il rischio di infezioni respiratorie.
Gestione dello stress: Lo stress cronico indebolisce il sistema immunitario. Tecniche di rilassamento, mindfulness e attività piacevoli aiutano a mantenere l'equilibrio.
Idratazione: Bere acqua a sufficienza mantiene le mucose respiratorie umide e funzionanti, aiutandole a intrappolare e eliminare virus e batteri.
Non fumare: Il fumo danneggia le vie respiratorie e aumenta notevolmente il rischio di complicanze in caso di influenza.
Quando Rimanere a Casa
Se si manifestano sintomi influenzali, è fondamentale rimanere a casa per evitare di contagiare altre persone. Si può tornare alla vita normale dopo almeno 24 ore senza febbre (senza l'uso di antipiretici) e quando i sintomi sono in netto miglioramento.
FAQ - Le 5 Domande Più Frequenti sul Vaccino Antinfluenzale 2025-2026
1. Il vaccino antinfluenzale può farmi venire l'influenza?
No, è assolutamente impossibile. Il vaccino antinfluenzale contiene virus inattivati (uccisi) o solo frammenti proteici del virus, non virus vivi e attivi. Quindi non può causare l'influenza. Alcune persone possono avvertire lievi sintomi come dolore nel punto di iniezione, febbre lieve o malessere per 1-2 giorni dopo la vaccinazione, ma questi sono semplicemente segni che il sistema immunitario sta rispondendo al vaccino e producendo anticorpi protettivi. Questi sintomi sono molto più lievi e brevi rispetto ai sintomi dell'influenza vera, che includono febbre alta improvvisa, forti dolori muscolari e possono durare anche 1-2 settimane con possibili complicanze.
2. Posso vaccinarmi contro l'influenza e contro il COVID-19 nello stesso giorno?
Sì, è possibile e raccomandato vaccinarsi contemporaneamente contro influenza e COVID-19. Gli studi scientifici hanno dimostrato che la co-somministrazione dei due vaccini è sicura e non riduce l'efficacia di nessuno dei due. Questa strategia è particolarmente consigliata per le persone over 60, per chi soffre di patologie croniche e per gli operatori sanitari, permettendo di ottenere una protezione completa contro entrambe le infezioni con un unico accesso alla struttura sanitaria. Il Ministero della Salute raccomanda questa pratica nella circolare per la stagione 2025-2026. È possibile ricevere le due iniezioni in braccia diverse o nella stessa seduta vaccinale.
3. Quanto tempo prima dell'inverno devo vaccinarmi per essere protetto?
Il momento ideale per vaccinarsi è tra metà ottobre e fine novembre. La protezione diventa efficace circa 2 settimane dopo la somministrazione del vaccino, quindi vaccinarsi in questo periodo garantisce di essere protetti durante i mesi di maggiore circolazione del virus (dicembre-febbraio). Tuttavia, anche se ti vaccini più tardi, il vaccino è comunque efficace: il Ministero della Salute raccomanda di vaccinarsi in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche a dicembre o gennaio, se non si è fatto in precedenza. Per le persone ad alto rischio (anziani, immunodepressi, persone con patologie croniche), è preferibile vaccinarsi già a ottobre per garantire la massima protezione possibile durante tutta la stagione.
4. Ho già avuto l'influenza quest'anno, devo vaccinarmi comunque?
Sì, è comunque consigliabile vaccinarsi. Innanzitutto, ciò che hai avuto potrebbe non essere stata influenza vera e propria ma un'altra infezione respiratoria (rinovirus, adenovirus, coronavirus non-COVID, ecc.), dato che molti virus causano sintomi simili. In secondo luogo, anche se si trattasse di influenza, esistono diversi ceppi virali che circolano nella stessa stagione: essere stato contagiato da un ceppo non ti protegge dagli altri. Il vaccino 2025-2026 contiene tre o quattro ceppi virali diversi, garantendo una protezione più ampia. Inoltre, la malattia naturale non sempre induce una risposta immunitaria ottimale, mentre il vaccino garantisce livelli protettivi standardizzati di anticorpi. Consulta il tuo medico per valutare la situazione specifica.
5. Sono allergico alle uova, posso fare il vaccino antinfluenzale?
La risposta dipende dal tipo e dalla gravità dell'allergia. I vaccini antinfluenzali tradizionali sono prodotti utilizzando uova embrionate di pollo e possono contenere tracce minime di proteine dell'uovo. Tuttavia, le linee guida internazionali stabiliscono che le persone con allergia all'uovo, anche grave, possono ricevere il vaccino antinfluenzale in sicurezza, con alcune precauzioni. Chi ha avuto solo reazioni lievi (come l'orticaria) può vaccinarsi senza problemi. Chi ha avuto reazioni gravi (anafilassi) dovrebbe vaccinarsi in ambiente protetto con personale esperto e rimanere in osservazione per 30 minuti. In alternativa, esistono vaccini antinfluenzali prodotti con tecnologie che non utilizzano uova (vaccini su colture cellulari o ricombinanti), completamente privi di proteine dell'uovo. Discuti la tua situazione con il medico per scegliere l'opzione più sicura.
Conclusione
La vaccinazione antinfluenzale rappresenta la strategia più efficace e sicura per proteggere se stessi e i propri cari dall'influenza stagionale e dalle sue potenziali complicanze. La stagione 2025-2026 si preannuncia intensa, con previsioni che parlano di milioni di casi in tutta Italia. Vaccinarsi è un gesto di responsabilità individuale e collettiva che contribuisce a ridurre la circolazione del virus e a proteggere le persone più fragili.
Non esitare a parlare con il tuo medico o con il farmacista per qualsiasi dubbio o domanda. La vaccinazione è partita a ottobre ed è ancora il momento giusto per proteggerti. Ricorda: meglio un piccolo fastidio al braccio per un giorno che una settimana a letto con febbre alta e il rischio di complicanze serie.
Prenditi cura della tua salute: vaccinati contro l'influenza.